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GIORGIO CINGOLANI
Regista, Sceneggiatore e Antropologo
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UNIVERSITA' docenze

PROGETTI ANTROPOLOGICI
DOCENZE UNIVERSITARIE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE, DELLA COMUNICAZIONE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI.
DOCENTE LABORATORIO DI LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO A.A. 2016/2017
   
Prerequisiti
 
Nessuno.

 
Obiettivi del corso
 
Attraverso l'analisi di specifiche sequenze di film, si illustrerà la specifica grammatica e sintassi del linguaggio cinematografico. Tali conoscenze, fondamentali per la produzione di qualsiasi prodotto audiovisivo, sono altresì utili per diventare spettatori consapevoli.

 
Programma del corso
 
Il corso mostrerà cos'è un'inquadratura e di cosa si compone; cosa si intende per montaggio e tutte le sue varie possibilità; quale ruolo giocano gli elementi sonori (rumori, dialoghi, colonna sonora) in questo linguaggio principalmente visivo; quale ruolo lo spettatore sia chiamato a svolgere in una narrazione cinematografica.
Durante il corso saranno analizzate sequenze di film per verificare le conseguenze dell'osservanza delle regole del linguaggio ma anche le risorse insite di una consapevole trasgressione delle stesse.
durante le lezioni ci si avvarrà anche della visione e analisi di specifiche sequenze di opere filmiche.
gli studenti non frequentanti possono sostenere l'esame secondo il programma stabilito, ma sarebbe opportuno contattare il docente per avere indicazioni più precise sulla bibliografia, sulle opere filmiche analizzate a lezione e sulle modalità d'esame.

 
Testi (A)dottati, (C)onsigliati
 
1. (A) Rondolino Gianni, Tomasi Dario Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi. Lindau 2011» Pagine/Capitoli: 430
 
2. (C) Alonge Giaime Il cinema. Tecnica e linguaggio. Un'introduzione. Kaplan 2011» Pagine/Capitoli: 160
 
3. (C) Jullier Laurent Il cinema. Tecnica e linguaggio. Un'introduzione Kaplan 2011» Pagine/Capitoli: 176

 
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
 
Agli studenti sarà consigliata la visione di specifiche opere filmiche.

 
Metodi didattici
 
· Gli studenti assisteranno a lezioni frontali che spiegheranno gli elementi centrali della grammatica e della sintassi cinematografica.

 
Modalità di valutazione
 
· Il docente, attraverso una verifica orale, valuterà la padronanza degli elementi centrali del nuovo linguaggio appreso, incentivando gli studenti a presentare proposte di analisi di sequenze filmiche pertinenti alle indicazioni ricevute.

 
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica
 
Inglese/Francese
 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA - FACOLTÀ DI BENI CULTURALI DI FERMO.
DOCENTE CORSO DI ANTROPOLOGIA CULTURALE A.A. 2010/2011
   
·  CFU 6
 
·  Prerequisiti
 
Non sono richiesti prerequisiti o propedeucità di alcun genere.
 
·  Obiettivi formativi
 
Il corso si propone come obiettivo la formazione di studenti affinché uniscano ad un sapere etnologico (relativo alle diversità culturali rilevabili sia nello spazio, sia nel tempo) un sapere teorico (offerto dall'antropologia culturale e dalle altre scienze umane e sociali) e un sapere propriamente metodologico (ricerca etnografica, analisi comparativa).
 
·   Programma del corso
 
Il corso si propone come obiettivo la formazione di studenti affinché uniscano ad un sapere etnologico (relativo alle diversità culturali rilevabili sia nello spazio, sia nel tempo) un sapere teorico (offerto dall'antropologia culturale e dalle altre scienze umane e sociali) e un sapere propriamente metodologico (ricerca etnografica, analisi comparativa).
Gli studenti che affronteranno il corso in "Antropologia culturale" dovranno pertanto acquisire:
a) conoscenze adeguate (di carattere sia teorico, sia etnografico) nel campo delle discipline demoetno-antropologiche;
b) conoscenze nell'impiego dei metodi etnografici e nell'analisi comparata delle culture;
c ) adeguate competenze teoriche e metodologiche nel campo della ricerca sociale, con particolare riferimento ai contesti organizzativi e associativi di interazione culturale;
d) adeguate competenze nel campo della comunicazione e della gestione dell'informazione.

Il corso propone una prima parte d'introduzione all'antropologia culturale e di approfondimento storiografico e critico nei confronti di concetti fondamentali come quello di cultura fornendo strumenti utili per la comprensione di fenomeni socio-culturali caratterizzanti la contemporaneità.
La seconda parte è incentrata sulla funzione del rituale nelle società umane:
Introduzione al rito. Che cos’è un rito. Riti e rituali. Rituali e cultura.
Il rito e il teatro. Sé e rappresentazione.
I riti contemporanei. Studio dei rituali. Riti individuali e collettivi.
La funzione del rito. Rito come processo.

Le lezioni saranno integrate dalla visione e dalla discussione di documentari etnografici;

Indicazioni per l’esame:

Gli studenti che hanno seguito il corso si prepareranno su:
Parte generale:

1) appunti del corso e le sintesi delle lezioni, dispense a cura del docente.
2) M. Pavanello, Fare antropologia. Metodi per la ricerca etnografica. Zanichelli, Bologna 2010
3) G.L. Bravo, R. Tucci, I beni culturali demoetno-antropologici, Carocci, Roma 2006

Parte monografica:

Studi sul rituale
Il rito in generale
Estratti da:
Martine Segalen, Riti e rituali contemporanei, Il Mulino, Bologna 2002.
P. Scarduelli (a cura di), Antropologia del rito. Interpretazioni e spiegazioni, Bollati Boringhieri,
Torino 2007

Un testo a scelta tra i seguenti:
Ernesto de Martino, La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud, Il Saggiatore, Milano 2008 (edizione con dvd)
Stanley Tambiah, Rituali e cultura, il Mulino, Bologna 1997.
Aby Warburg, Il rituale del serpente. Una relazione di viaggio, Milano, Adelphi 1998
V.W. Turner, Antropologia della performance, Il Mulino, Bologna, 1993;
Saranno messi a disposizione anche parti del testo in corso di stampa del Prof. Cingolani Giorgio “Possessione, afflizione, guarigione: le messe di liberazione e guarigione” edito da Armando Siciliano
 

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
 
1. (A) M. PAVANELLO Fare antropologia. Metodi per la ricerca etnografica Zanichelli 2010
 
2. (C) G. L. BRAVO - R. TUCCI I beni culturali demoetno-antropologici Carocci 2006
 
3. (A) M. SEGALEN Riti e rituali contemporanei Il mulino 2002» Pagine/Capitoli: parti scelte a cura del docente
 
4. (A) P. SCARDUELLI (a cura di) Antropologia del rito. interpretazioni e spiegazioni Bollati boringhieri 2007» Pagine/Capitoli: parti scelte a cura del docente
 
5. (C) E. DE MARTINO La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud. Il saggiatore 2008
 
6. (C) S. TAMBIAH Rituali e cultura Il mulino 1997
 
7. (C) A. WARBURG Il rituale del serpente Adelphi 1998
 
8. (C) V. W. TURNER Antropologia della performance Il mulino 1993


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA - FACOLTÀ DI BENI CULTURALI DI FERMO.
DOCENTE CORSO DI ANTROPOLOGIA CULTURALE A.A. 2009/2010
   
· CFU 6
 
· Prerequisiti
 
Non sono richiesti prerequisiti o propedeucità di nessun genere.
 
· Obiettivi formativi
 
Il corso si propone come introduzione agli studi demoetno-antropologici e intende fornire una valida base di conoscenze relative alla diversità e ai dinamismi culturali, alle differenze etniche e di genere. Lo studente avrà, inoltre, modo di prendere coscienza dei problemi teorico-metodologici che la disciplina affronta nella sua azione di ricerca. Il corso prevede, infatti, una parte dedicata alla formazione all’osservazione etnologica sul terreno di ricerca.
 
· Programma del corso
 
Il corso affronta due distinte parti tematiche:
una prima parte riguarda un percorso di carattere storiografico e di approfondimento critico di concetti fondamentali come quello di cultura fornendo strumenti utili per la comprensione di fenomeni socio-culturali caratterizzanti la contemporaneità delle società complesse. Una seconda parte s’interroga sul ruolo dell’antropologo nella società moderna e si occuperà di fornire strumenti di analisi antropologica sul terreno, un quadro teorico e metodologico riguardo le problematiche legate all’osservazione etnografica critica, riguardo il praticare la ricerca e infine, narrare la ricerca. Particolare attenzione verrà posta anche alla definizione, archiviazione e catalogazione dei beni demoetno-antropologici. Le lezioni saranno integrate dalla visione e dalla discussione di documentari etnografici; ampio spazio sarà dato alla discussione e al dibattito su temi della contemporaneità di particolare interesse per gli studenti. Durante lo svolgimento del corso saranno forniti materiali e dispense riassuntive a cura del docente.
I non frequentanti dovranno portare tutti i testi indicati in bibliografia. Gli studenti frequentanti e non frequentanti hanno la possibilità, concordando con il docente, di scrivere un breve elaborato critico su un tema affrontato nell'ambito del corso e presentarlo al colloquio.
Per fasce di CFU superiori a 6 crediti si concorderà una lettura di approfondimento con il docente.

 
Testi (A)dottati, (C)onsigliati
 
1. (A) Ugo Fabietti Storia dell'Antropologia Zanichelli 1991» Pagine/Capitoli: esclusi capitoli 11,14,17,19,20 e sezione testi esemplari
 
2. (A) Marco Aime Il primo libro di Antropologia Einaudi 2008
 
3. (A) G.L. Bravo, R. Tucci I beni demoetno-antropologici Carocci 2006
 
4. (A) James Clifford I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura e arte del XX secolo. Bollati boringhieri 1999
 
5. (A) J. Clifford, G. Marcus Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell'etnografia. Meltemi 2005
 
6. (A) Jean-Loup Amselle Logiche Meticce Bollati boringhieri 1999

 
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
 
Le lezioni saranno integrate dalla visione e dalla discussione di documentari etnografici; saranno forniti materiali e dispense riassuntive a cura del docente.
Gli studenti frequentanti potranno scegliere due testi tra i seguenti tre inseriti in bibliografia:
- J. Clifford, I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura e arte del XX secolo, Bollati Boringhieri, Torino 1999
- J. L. Amselle, Logiche Meticce, Bollati Boringhieri, Torino 1999
- J. Clifford, G. Marcus, Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell'etnografia, Meltemi, Roma 2005
I non frequentanti dovranno portare tutti i testi indicati in bibliografia. Gli studenti frequentanti e non frequentanti hanno la possibilità, concordando con il docente, di scrivere un breve elaborato critico su un tema affrontato nell'ambito del corso e presentarlo al colloquio.
Per fasce di CFU superiori a 6 crediti si concorderà una lettura di approfondimento con il docente.


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA - FACOLTÀ DI BENI CULTURALI DI FERMO.
DOCENTE DI ANTROPOLOGIA CULTURALE A.A. 2007/2008
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA - FACOLTÀ DI BENI CULTURALI DI FERMO.
DOCENTE DI ANTROPOLOGIA CULTURALE A.A. 2006/2007
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